Elle revit son pays natal avant de mourir. Mais sa vie et sa mort lui semblent inéluctables, inscrites une fois pour toutes dans un destin innommable39. Son père, engagé volontaire contre l'envahisseur nazi, meurt blessé en juin 1940. Sans doute peut-il attendre de la Victoire qu’elle améliore son sort: mais la Victoire est si rare, et si souvent dérisoire!37. Les novices n’ont pas de noms. 17Nel tentativo di ripristinare il legame spezzato, le descrizioni di Perec rivelano il desiderio filiale di costruire la personalità materna quale riflesso di sé: di Georges sono la sensibilità e la delicatezza d’animo, l’insicurezza, l’ingenuità e la speranza sognatrice che lo portano ad affidarsi alla fantasia e all’immaginazione. La partie autofictionnelle est écrite en méandres, qui reprend les méandres de la mémoire et du cerveau. L’analogia tra la descrizione di queste due morti risulta evidente: le unghie insanguinate sulla porta della cabina di Caecilia sono le unghie dei prigionieri gasati, ritrovate sui muri delle camere a gas nei campi di concentramento. W Ou Le Souvenir D Enfance Georges Perec Analyse Du Livre Katalog Ine Olof Edlund READ Jual Baju Deus Di Bali. 49 A. Camus, La peste, Paris, Gallimard, 1947, p. 279. 5 S. Doubrovsky, Fils, Paris, Galilée, 1977. L’atteggiamento manifestato da Cyrla, un po’ ingenuo, un po’ fatalista ed ignaro delle motivazioni che determinano le sorti della sua vita, si trasforma nell’alienazione subita dai prigionieri nei campi di concentramento e dagli sportivi nell’isola W. L’inconsapevolezza dell’assurdo che li sovrasta è la via che conduce gli atleti all’accettazione della meccanicità e della degradazione della loro esistenza: Courir. Se relever, s’accroupir»), in essa contenuti rendono mirabilmente l’idea della concitazione e della frenesia delle azioni ripetute e rimandano alla perentorietà degli ordini impartiti dalle SS nei campi di lavoro. Fiche de lecture sur W ou le souvenir d'enfance de Georges Perec Biographie de Georges Perec Georges Perec, de vrai nom Peretz, est né à Paris en Mars 1936 de parents juifs d'origine Polonaise. Le epigrafi di Raymond Queneau, che introducono le due parti del libro, comunicano, inoltre, il senso di smarrimento ed al contempo il desiderio di conoscenza e di chiarezza che pervadono l’autore8. 39Il sogno infantile di Georges acquisisce un ultimo significato quale amara constatazione e doloroso presagio delle sorti del genere umano: come per la peste camusiana («la peste réveillerait ses rats et les enverrait mourir dans une cité heureuse»49), l’orrore che è stato può tornare a ripetersi: «J’ai oublié les raisons qui, à douze ans, m’ont fait choisir la Terre de Feu pour y installer W: les fascistes de Pinochet se sont chargés de donner à mon fantasme une ultime résonance: plusieurs îlots de la Terre de Feu sont aujourd’hui des camps de déportation»50. modifier. Prima della seconda guerra mondiale, gli ebrei di Varsavia costituiscono la più grande comunità in Europa, seconda nel mondo solo a quella di New York. La presenza materna è, quindi, presente nell’opera a partire dal titolo e per tale motivo l’isola concentrazionaria di W è il simbolo della perdita della madre30. 12Ciò che crea particolare turbamento nell’interiorità di Perec è il fatto che a non avere la tomba sia la madre. Très vite, de plus en plus vite. Quelques-uns ne cessent de hurler, mais la plupart se taisent, obstinément»43. 20Questo ricordo di scuola è, pertanto, una forma di identificazione del bambino con la madre. La phrase initiale « je n’ai pas de souvenirs d’enfance » montre une mémoire dévastée par la guerre. A Georges sembra di ricordare la madre mentre lo saluta, agitando un fazzoletto bianco, al binario del treno. Fra le possibilità di espressione racchiuse nella lettera “W” che dà il nome all’isola, sembra facilmente intuibile che Perec abbia scelto quella che prevede il capovolgimento della lettera “M”: la “M”, iniziale della parola madre in francese, in inglese, in tedesco, non è altro che una “W” capovolta. In W ou le souvenir d’enfance possiamo, infatti, constatare, ad una più attenta analisi che, nonostante esista una precisa distinzione tra i capitoli, la finzione dell’isola diventa il racconto della morte e della scomparsa della madre, mentre i ricordi narrati sono ricostruiti o immaginati. La neutralità del ricordo corrisponde all’annullamento, alla morte, alla distruzione dell’identità materna che torna lentamente alla vita per mezzo del potere immaginativo del figlio. Georges giunge così a Grenoble dove è accolto dalla famiglia paterna. 32Oltre all’evidente rappresentazione del dolore lacerante e gratuito sofferto dai ragazzi e dagli sportivi di W, in questo contesto si può notare come Perec riassuma la condizione madre/figlio che lo coinvolge direttamente attraverso la descrizione della separazione, attuata nell’isola, dei bambini dai genitori. Ma ciò che, in quest’agghiacciante allegoria, suscita maggiormente l’indignazione del lettore è la totale perdita del valore della vita umana e la forzata rassegnazione ad un’esistenza muta, buia ed illusoria in cui il trionfo agonistico è una falsa speranza di felicità destinata ad infrangersi irrimediabilmente: L’Athlète W n’a guère de pouvoirs sur sa vie. Dans la fiction, sous un autre nom il part à la recherche de W mais l’aventure se termine sur un îlot de la Terre de Feu qui peut être assimilé à un camp de concentration. C’est seulement le 13 octobre 1958 qu’un décret la déclara officiellement décédée, le 11 février 1943, à Drancy (France)»16. Georges Perec est né dans une famille juive. Da qui ha origine la riflessione di Perec sul senso della vita umana e sull’assurdità dell’esistenza condotta nei campi di sterminio esemplarmente rappresentati nella società di W. Georges tenta di ricostruire quel senso mancante nella giovane vita della madre, una vita di cui immagina i tratti senza poter, tuttavia, attribuire ad essa né l’importanza di un’alta classe sociale né il fasto di una vita lussuosa. Al testo di finzione narrativa, ispirato alla tradizione dei grandi romanzi di avventura di Jules Verne o Alexandre Dumas, Perec combina l’autobiografia e dà vita ad un testo del tutto originale, simile a quel gioco che da bambino Georges era così bravo a fare a scuola: «On disposait parallèlement des bandes étroites de carton léger coloriées de diverses couleurs et on les croisait avec des bandes identiques en passant une fois au-dessus, une fois au-dessous. Rien ne les ancre, rien ne les fixe. 50 G. Perec, W ou le souvenir d’enfance, cit., p. 222. W ou le sou­ve­nir d’enfance est sans nul doute l’une de ses plus grandes réus­sites. Tutto ciò che si sa è che prima di essere deportata è riuscita a far passare il figlio nella zona libera, affidandolo ad un convoglio della Croce Rossa. In realtà, si tratta di una morte accidentale e abbastanza banale: «Mon père était mort d’une mort idiote et lente. I souvenirs non sono riconducibili a persone o a momenti precisi e lo spaesamento di quel tempo, la mancanza di solidi legami, in particolar modo di quello con la madre, è alla base della formazione della società W e del suo atleta tipo: Ils [les souvenirs] sont comme cette écriture non liée, faite de lettres isolées incapables de se souder entre elles pour former un mot, qui fut la mienne jusqu’à l’âge de dix-sept ou dix-huit ans, ou comme ces dessins dissociés, disloqués, dont les éléments épars ne parvenaient presque jamais à se relier les uns aux autres, et dont, à l’époque de W, entre, disons, ma onzième et ma quinzième année, je couvris des cahiers entiers: […] les jambes des athlètes étaient séparées des troncs, les bras séparés des torses, les mains n’assuraient aucune prise. 6 Nell’opera di J.-B. L’indeterminatezza della morte materna, la sua scomparsa e la deportazione nei campi nazisti, senza che di lei si abbia più traccia, contribuiscono a far nascere in Georges un forte senso di confusione e di spaesamento insieme all’esigenza di ricuperare le origini perdute: «Ma mère n’a pas de tombe. Alors que l’incipit de W ou le souvenir d’enfance donne l’impression de lire un récit biographique, la suite contredit rapidement cette hypothèse. 31 G. Perec, W ou le souvenir d’enfance, cit., p. 95. Studi Francesi è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale. W ne ressemble pas plus à mon fantasme olympique que ce fantasme olympique ne ressemblait à mon enfance. Il fatto di non nominare mai esplicitamente il referente reale crea nel lettore una maggiore difficoltà nell’accettare una verità storica conosciuta, ma quasi inammissibile. I corpi degli altri passeggeri vengono tutti ricuperati ad eccezione di quello del ragazzo che si pensa sia fortunosamente sopravvissuto. La partie autofictionnelle est donc une accumulation d’un grand nombre de miettes de souvenirs qui concerne l’auteur et sa quête d’identité. Très bonne analyse de W ou le souvenir d'enfance, très bien documenté et facile à lire. 22Nel penultimo capitolo della parte autobiografica, l’autore rimanda al ricordo di una mostra visitata a Parigi quando era adolescente: «Je suis allé avec ma tante voir une exposition sur les camps de concentration. Rampez! Il degrado morale, la corruzione, il clientelismo sono parte della società W come di molte società occidentali e la sottile insinuazione dell’autore si rivela particolarmente attuale e soprattutto universale: Mais le système des clientèles est aussi fragile qu’il est féroce. […] Je ne retrouverai jamais, dans mon ressassement même, que l’ultime reflet d’une parole absente à l’écriture, le scandale de leur silence et de mon silence: je n’écris pas pour dire que je ne dirai rien, je n’écris pas pour dire que je n’ai rien à dire»7. À la sortie, dans l’escalier, il y eut une bousculade qui se répercuta de marche en marche et d’enfant en enfant. di W ou le souvenir d’enfance, dove l’autore indaga i potenziali significati nascosti dallo sdoppiamento della lettera “W”, il cui segno base “V” può essere trasformato sino a tracciare i principali simboli dell’infanzia di Georges: «un X», «une croix gammée», «une étoile juive» o in due segmenti somiglianti alla sigla delle SS. Il vuoto che pervade l’insieme dei testi è facilmente riconducibile allo strazio ed al vuoto interiore che Georges ricostruisce a posteriori, causati dalla perdita dei genitori ed in particolare della madre. In quei tre punti di sospensione è racchiuso il ricordo fondamentale che l’autore trattiene per sé. Poco dopo, nel 1943, la madre, dopo essere stata deportata ad Auschwitz, non dà più notizie di sé. A tal proposito, Philippe Lejeune dichiara: «Sur ce point, la tentative de Perec est pratiquement sans précédent»4. L’atleta W come il prigioniero del campo di concentramento non possono disporre né di sé né della loro esistenza.
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